"Se l'hai sognato puoi farlo"

Un racconto di Tina Migliaccio, ragazza dello SPESCLUB di 15 anni.

Ciao, sono Tina,

una ragazza piena di insicurezze, che non accetta il suo fisico e per lo più la paura e i pregiudizi la divoravano, tanto da autoconvincersi che la danza non poteva essere parte di sé.

Avevo 11 anni e tra le tante attività della Spes, c'era anche la scelta di fare sport, danza o pallavolo, mi piaceva l'idea di fare danza, ma mi vedevo più grossa del palco, per cui dall'inizio persi le speranze, decisi di fare pallavolo, non sapevo fare nulla, nemmeno una battuta, 4 palleggi decenti. Cercai di autoconvincermi che pallavolo fosse lo sport adatto a me. La fine dell' anno era vicina e le ragazze di danza come ogni anno facevano un piccolo spettacolo, ammiravo desiderosa con un buco nello stomaco lo spettacolo e ogni anno mi promettevo di fare danza e di provarci, ma niente i miei limiti erano più forti di me. Un giorno entrai in aula danza, c'erano tutte le mie amiche ad allenarsi, vedendole mi sentivo sempre più inferiore e decisi di parlare con Fatima, la mia educatrice, le dissi tutte le mie impressioni e preoccupazioni sulla danza, lei mi guardò e mi disse: "se l'hai sognato significa che puoi farlo". Venne il martedì e provai a fare danza, all'inizio era dura, non conoscevo nulla, vedevo le altre bellissime, slanciate e perfette, dopo un po' non ce l'ho fatta, sono scappata in bagno a piangere, mi guardavo allo specchio e mi odiavo, subito dopo entrò Alessandra, un'altra mia educatrice, lei mi conosce molto bene e sa quali sono i miei limiti e le mie paure e senza neanche parlare mi disse: “è inutile ripeterti che sei bellissima ma sai come ragiono ,sono limiti che ti imponi tu, tu non sei veramente come credi!!"; queste parole mi rimbombavano nella mia testa giorno dopo giorno e decisi di fermarmi con la danza, dopo un po' ci riprovai, mi coinvolsero molto le mie amiche, aiutandomi con molti passi, e se qualche volta stavo cadendo di nuovo loro c'erano. Un giorno mi inceppai sulla capriola posteriore, vedevo le altre farla e io non ci riuscivo e fu così che di nuovo i pensieri mi travolgevano ma feci un bel respiro profondo e mi isolai , finita la danza, tutti se ne andarono e io decisi di esercitarmi, ma niente, io credevo che centrasse il mio fisico, ma entrò Patty, una delle mie amiche che mi disse che anche lei non sapeva farla, io la guardai e pensai che allora il problema non ero io, era solo una capacità che non avevo. Quando venne l'estate, purtroppo non ho potuto partecipare allo spettacolo finale di danza, poichè sono partita per le vacanze, ma anche se ero distante dalle mie amiche e dalla danza credevo in me e soprattutto in loro e fu così che ogni pomeriggio d'estate e soprattutto di notte, verso le 2/3 di mattina, fuori al mio balcone mi allenavo, provavo le aperture della spaccata, tanto da avere avuto dei richiami dalla mia vicina. Dopo tanti sacrifici e tanto impegno ci sono riuscita, adesso posso dire che faccio spaccate dappertutto, ma se vi dico dappertutto è per davvero, per strada, nella galleria Umberto, negli Uffizi, per le scale, in ogni singolo posto c'è la mia spaccata.

Nessuno delle mie amiche sapeva fare la spaccata ed è per questo che dovevo donare la mia abilità anche alle altre, giorno dopo giorno aiuto le mie amiche nella realizzazione della spaccata, così che un giorno potremo essere tutte esposte su un palco con 20 spaccate.

Adesso posso dire che quando danzo noto i miei difetti, le mie cicatrici, i miei sforzi e le mille rinunce. Credete sempre in voi stesse, abbi fiducia in te e negli altri ,guardati in quel maledetto specchio e abbatti ogni pregiudizio, timore e limite, ricorda il tuo unico limite sei tu!!

Archivia questa frase, se l'hai sognato significa che puoi farlo!!